In questa sezione l’Istituto intende ricordare coloro che ne fanno parte in modo reale ma oltre la vita terrena, al fine di esprimere i sentimenti e il vincolo che legano ogni suo componente a tutti gli altri. Un vincolo che “non si allenta con la morte” e che prevede la custodia affettuosa del ricordo dei defunti, per manifestare a tutti di essere realmente una autentica comunità fondata sulla fede, nella solidarietà dell’unico fine e dei medesimi mezzi, “un cuor solo e un’anima sola” (Atti 4,32).
Essi ci hanno lasciato una testimonianza di laicità cristiana e di consacrazione vissute in pienezza nel mondo, si tratta di uomini che sono stati portatori di novità nella chiesa.
Vite vissute così semplicemente da essere, generalmente, quasi sfuggite all’attenzione, ma rimasti fedeli testimoni nel mondo, col mondo, per il mondo di questa loro natura, vocazione e missione.
Come la pioggia e la neve
scendono dal cielo e non vi ritornano
senza aver irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia seme al seminatore e pane da mangiare
così è della mia parola, uscita dalla mia bocca:
essa non torna a me a vuoto,
senza aver compiuto ciò che io voglio
e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata. (Is. 55,10-11)
La metafora delle «gocce d’acqua ordinaria» che, restando tali, si gettano nell’«oceano di acqua viva» esprime un mistero che i membri dell’Istituto Secolare Cristo Re vivono quotidianamente nella loro esistenza ordinaria di uomini, come è stato per i nostri fratelli, gocce di pioggia tornate al cielo dopo aver fecondato la terra e ora immerse nell’oceano dell’amore di Dio.
In memoria di
Testimoni A-L (agg. 10/ 2024)
Testimoni M-Z (agg. 1/ 2020)